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𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗔𝗚𝗔𝗖𝗛

𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶 dell'arco Alpino 𝗔𝗚𝗔𝗖𝗛  https://agach.eu/it/MITGLIEDER/U_S_C_I_---Sondrio/u_s_c_i_---sondrio.html 𝗨𝗦𝗖𝗜 𝗦𝗼𝗻𝗱𝗿𝗶𝗼 𝗲̀ 𝗱𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗨𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹

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Cori di Classe 2024

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Corale Laurenziana "G. D'Amato"
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Corale Laurenziana "G. D'Amato"
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Palazzo Pretorio - piazzetta San Pietro
23022
C.F. 9000180142
Chiavenna (SO)
329 2103440

Info Generali

L'attività musicale presso la chiesa di san Lorenzo è ampiamente documentata fin da tempi remoti.

Basterebbe il prezioso antifonario del secolo XI a testimoniare l'importanza della tradizione musicale nella collegiata.

Conservato oggi presso il locale Museo del Tesoro, il codice è redatto nella notazione neumatica metense, originaria del Nord della Francia e diffusa anche nel territorio della diocesi di Como, della quale Chiavenna, allora come oggi, faceva parte.

Successivo di alcuni secoli, e comunque di notevole interesse, è anche il volume delle "Canzonette Spirituali", stampato nel 1657 a cura della confraternita di San Filippo Neri che qualche anno prima aveva iniziato la sua attività proprio presso la collegiata, per trasferirsi poi nella chiesa di S. Antonio, oggi sconsacrata.

Anche la presenza dell'organo, di organisti e cantori, così come risulta documentata nell'Archivio Capitolare Laurenziano a partire dal XV secolo, è indice di una attività musicale regolare nei secoli passati.

Un'attività che, nel tempo, ha contribuito ad alimentare nell'ambiente chiavennasco un gusto particolare per la musica e per il canto.

E' in questo contesto che si sviluppa l'attività della Corale Laurenziana, fondata nel 1936 da don Giocondo D'Amato. Ordinato sacerdote proprio in quell'anno, don Giocondo, che già durante gli studi di teologia fungeva da organista in san Lorenzo, viene nominato canonico presso la collegiata e dà avvio ad un gruppo corale stabile.

 
  Collegiata di san Lorenzo
   
   
   
 
  Antifonario del secolo XI
   
 
Pueri cantores nel 1936  
   
   
   
 
La corale nel 1940  

Inizialmente il gruppo è formato da voci bianche e voci maschili; dopo qualche tempo, le voci dei bambini vengono sostituite dalle voci femminili, scelta dettata da motivi contingenti ma non così scontata in quegli anni. 
Il coro ha da subito un suo statuto nel quale, all'art.1, si legge:
"Scopo della Corale è di contribuire con le sue esibizioni allo splendore del culto divino, e con concerti alla cultura artistica cittadina".

Fino al 1968 il coro mantiene la sua formazione a voci miste, svolge un'intensa attività liturgica e tiene numerosi concerti. Il suo repertorio è essenzialmente sacro, ma non mancano  anche cori lirici e brani popolari. Oltre ai classici, il coro canta Perosi, Vittadini, Refice, Picchi e le svariate composizioni di don Giocondo stesso, autore di 7 Messe e di numerosi mottetti. Particolarmente apprezzate, fra le altre, le esecuzioni degli oratori "La Samaritana", di L. Refice,  "Presso il fiume stranier", di C. Gounod (1938) e " La Passione di Cristo", di G. Zelioli (1949).

Gli interventi del coro  durante le celebrazioni liturgiche in San Lorenzo sono per tutta la comunità un momento di autentica elevazione spirituale e un tramite per l'educazione dell'assemblea stessa alla bellezza del canto sacro.

 

L'anno 1968 segna un decisivo momento di passaggio nella storia del coro. Viene meno, infatti, la sezione maschile e la Corale Laurenziana diventa, come è anche oggi,  una formazione a voci femminili.

Ha inizio così la costruzione di un repertorio specifico a voci pari che permetterà, in breve tempo, di prendere parte a importanti rassegne e concorsi. Tra le altre, è d'obbligo ricordare le quattro partecipazioni al Concorso Internazionale di Arezzo, con il prestigioso secondo posto del 1975, accanto ad agguerrite formazioni europee.

Nasce in questi anni l'amicizia e la collaborazione artistica con il maestro Irlando Danieli, compositore e insegnante presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano, che dedica anche al coro alcune sue composizioni entrate poi a far parte del repertorio.  

Anche la formazione femminile continua nell'impegno del servizio liturgico, che via via si adegua alle rinnovate esigenze postconciliari.

 
  don Giocondo D'Amato
   
   
 
  Il coro ad Arezzo, 1975
 
Don Giocondo D'Amato scompare il 4 agosto 1983, all'età di 69 anni, lasciando un vuoto incolmabile. Chiavenna perde una figura irripetibile di sacerdote, di artista e di animatore culturale.
 
Il coro però è deciso a continuare e a non lasciar cadere una così lunga e viva tradizione. In un primo momento la guida del gruppo è assunta da Irlando Danieli e nel 1984 la direzione viene affidata a Ezio Molinetti, l'attuale direttore. Nel ruolo di presidente, al prof. Luigi Festorazzi succede Giordano Sterlocchi, da tempo collaboratore di don Giocondo come segretario e organista del coro.

Nel segno della continuità, l'attività della Laurenziana si sviluppa e si intensifica pian piano, con la partecipazione ad importanti manifestazioni in Italia e all'estero.

 
  Il coro a Verona, 2005
 
Come è naturale, l'organico gradualmente si rinnova, il repertorio di anno in anno si amplia e nuove esperienze entrano a far parte della storia del coro, che continua ad essere, anche oggi, un'espressione significativa della vita culturale di Chiavenna e della sua valle.